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3 Libri per capire chi NON sei

3 libri per capire chi NON sei

Riassunto dei contenuti

Conosci te stesso: inizia con 3 libri per capire chi non sei.

Ultimamente si sente parlare spesso dell’importanza di scoprire e conoscere se stessi, poichè tale comprensione è la via più efficace per comprendere gli altri e, più in generale, tutto ciò che accade o è al di fuori di noi. Personalmente percepisco che ciò abbia fondamenta reali.

Ho notato che sempre in più persone sembra nascere, proprio in questo periodo, una certa attitudine spontanea all’indagine approfondita rivolta verso ciò che definiamo comunemente realtà: le nostre emozioni e stati d’animo, i nostri pensieri, gli avvenimenti in cui siamo coinvolti…in altre parole sembra essersi riaccesa la fiamma che esige dare un senso alla nostra vita.

Da ciò che ho potuto vedere e sperimentare posso dire che alla base di questa indagine vi è quasi sempre un denominatore comune: le emozioni “negative”. Dolore, disagio, stati di inadeguatezza o depressione, quel così detto “male di vivere”.

Durante questo percorso, se si procede in modo onesto, ci si accorge inevitabilmente e duramente, che ciò che ci accade è direttamente collegato a quello che pensiamo e soprattutto al nostro modo di osservare e percepire la realtà. Questo ci rende più responsabili non solo per le cose positive che ci succedono ma anche per quelle negative.

In questo senso, oltre che i testi sacri e le varie correnti spirituali / religiose / esoteriche, è arrivata poi la fisica quantistica, che ha aperto un nuovo varco di comprensione anche nelle personalità più “razionali” e “scientifiche”, fattore che reputo sia stato indispensabile se consideriamo che abbiamo attraversato (e posso fare riferimento, basandomi sulla mia esperienza diretta, agli ultimi 30anni), un periodo di estrema superficilità e mancanza di fede.

Ci tengo a precisare che per fede intendo qualcosa che va ben al di là di qualsiasi dottrina religiosa. Parlo di quella fede che, idealmente, dovrebbe essere la base della struttura di un individuo, che in assenza di essa procede in questa esistenza totalmente allo sbando.

Per decisione non ho voluto focalizzare l’articolo su questo ma mentre scrivo le righe che stai leggendo, l’umanità sta vivendo un momento particolarmente intenso. La così detta pandemia da Covid-2019 ci sta mettendo duramente alla prova da un punto di vista psicologico e non solo; la nostra interiorità è profondamente scossa e inoltre, da qui ai prossimi mesi ci troveremo a dover far fronte anche a molte questioni pratiche non semplici.

Nonostante il quadro attuale non sia apparentemente tra i più confortanti penso che, paradossalmente, questo potrebbe essere il momento più fertile per rientrare in contatto, a livello massivo, con certe parti profondissime del sè dimenticato. L’articolo che stai leggendo è stato scritto anche in quest’ottica.

Tornando al discorso del “conoscere se stessi”..
durante questo “viaggio interiore” ho notato qualcosa su cui mi è sembrato interessante portare una breve riflessione: mentre cerchi di capire qualcosa su di te è raro (forse non impossibile) comprendere improvvisamente chi sei, tuttavia è più facile che, passo dopo passo, inizi a capire chi non sei ma pensavi di essere!

Questo è molto interessante, somiglia a un percorso al contrario.
Immagina di doverti preparare per un incontro davvero importante, e anzichè poter indossare i tuoi abiti migliori, come normalmente faresti, l’unico modo in cui puoi giungere all’appuntamento è quello di spogliarti di tutto ciò che hai addosso! Come ti sentiresti se dovessi presentarti a un appuntamento nudo?

Questo è un percorso che, in un certo senso, va a sottrarre anzi che aggiungere, e ad un meccanismo del genere non siamo abituati. Sottrarre ci spaventa, la nostra mente lo interpreta come un qualcosa che va a togliere valore, solo quando inizi a percepire la pesantezza dei vecchi indumenti che hai gettato, sentendoti un po’ più leggero, inizi a scorgere che quella sottrazione era necessaria, ed era probabilmente la prima fra tante che segneranno il tuo percorso.

Amici lettori, dopo questo bel preambolo che a rileggerlo come di sovente accade, ha l’aria di essere uno sproloquio fine a se stesso, ho deciso di segnalarvi 3 libri che hanno contribuito a favorire la comprensione di chi / cosa io non sono, che, per inciso, è solo un’altro modo di dire che: questi tre libri hanno portato un po’ di luce sul Percorso, consentendomi di avvicinarmi alla (seppure lontana e inimmaginabilmente vasta) comprensione di chi sono io.


In questo articolo non è mia intenzione fare una recensione approfondita sui testi né sugli autori (entrambe cose su cui, magari, in futuro scriverò articoli dedicati), voglio però condividere alcuni estratti, ovviamente non scelti a caso, nella speranza che possano essere la scintilla che accenderà la vostra voglia di iniziare queste letture.

3 Libri per capire chi NON sei

Messaggio per un aquila che si crede un pollo – Anthony De Mello


Antony De Mello - Messaggio per un'acquila che si crede un pollo

[…Sapete qual è il segnale del risveglio? È il momento in cui ci si chiede: «Sono io il pazzo, o lo sono tutti gli altri?». Davvero, è così. Perchè noi siamo pazzi. Il mondo intero è pazzo. Folli certificatili in piena regola! L’unico motivo per cui non siamo tutti rinchiusi è che siamo troppi. 

Dunque siamo pazzi. Viviamo basandoci su idee pazze riguardo all’amore, ai rapporti con gli altri, alla felicità, alla gioia, a tutto quanto. Sono giunto a credere che siamo pazzi al punto che, se tutti sono d’accordo su qualcosa, quella cosa è sicuramente sbagliata! 

Ogni nuova idea, ogni grande idea, al suo inizio, era partita da una minoranza costituita da una persona. Quell’uomo di nome Gesù Cristo – minoranza costituita da una sola persona. Tutti dicevano qualcosa di diverso da quel che diceva lui. Budda – minoranza costituita da una persona. Tutti dicevano qualcosa di diverso da quel che diceva lui. Credo sia stato Bertrand Russell a dire: «Ogni grande idea, ai suoi inizi, è blasfema». Mi sembra una spiegazione esatta e precisa.

In questi giorni ascolterete una lunga serie di affermazioni blasfeme. «Egli ha bestemmiato!» Perchè la gente è pazza, folle, e prima lo capirete meglio sarà per la vostra salute mentale e spirituale. Non fidatevi. Non fidatevi dei vostri migliori amici. Sono molto abili, così come lo siete anche voi nei vostri rapporti con tutti gli altri, anche se probabilmente non lo sapete. Oh, siete così astuti, abili e scaltri. Siete dei grandi attori. 

Non vi sto lusingando troppo, vero? Ma ripeto: voi non volete svegliarvi. State recitando, e nemmeno lo sapete. Pensate di essere tanto affettuosi. Ah Nei confronti di chi? Persino il sacrificio di sé fa sentire bene, non è vero? «Mi sto sacrificando! Vivo in armonia con i miei ideali.» Ma ricevete qualcosa in cambio, giusto? Si riceve sempre qualcosa in cambio per quel che si fa, fino al momento in cui ci si sveglia.

E dunque eccoci qui: primo passo. Ammettere che non volete svegliarvi. È davvero difficile svegliarsi quando si è stati costretti, attraverso l’ipnosi, a pensare che un pezzo di cartastraccia sia un assegno da un milione di dollari. Com’è difficile strapparsi da quel pezzo di cartastraccia!…]


Estratto da pag. 19 del libro “Messaggio per un’aquila che si crede un pollo” di Anthony De Mello – Edizione Piemme Bestseller

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L’arte di sognare – Carlos Castaneda

L'arte di sognare Carlos Castaneda

[…«Per gli stregoni che praticano il sognare, ai nostri giorni, sognare è la libertà di percepire mondi al di là dell’immaginazione.»
«Ma qual è l’utilità di questa percezione?»
«Me l’hai già fatta, oggi, questa stessa domanda. Parli come un vero mercante! Qual è il rischio, tu vuoi sapere, quale la percentuale dell’utile sul mio investimento? Mi farà migliorare la mia posizione? Non c’è possibilità di risposta. La mente del mercante fa il commercio. Ma la libertà non può essere un investimento. La libertà è un’avventura senza fine, in cui rischiamo le nostre vite e molto di più per alcuni momenti di qualcosa che va oltre le parole, i pensieri o i sentimenti.»


«Non ti ho fatto la domanda con questo spirito, don Juan. Ciò che voglio sapere è: quale potrebbe essere la forza per stimolare un pigraccio scansafatiche come me a fare tutto questo?»
«La ricerca della libertà è l’unica forza stimolante che conosca. Libertà di volare in quell’infinito là in alto; libertà di dissolversi; libertà di staccarsi da tutto; di essere come la fiamma di una candela che, nonostante il paragone con la luce di miliardi di stelle, rimane intatta perchè non ha mai finto di essere più di quanto non fosse: solo una candela.» …]


Estratto da pag. 94-95 del libro “L’arte di sognare” di Carlos Castaneda – Quinta edizione Best BUR Rizzoli”

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Incontri con uomini straordinari – Georges I. Gurdjieff

Incontri con uomini straordinari Gurdjieff

[…«Non si dà la fede agli uomini. La fede che nasce nell’uomo e si sviluppa attivamente non è il risultato di una conoscenza automatica, fondata sulla constatazione dell’altezza, della larghezza, dello spessore, della forma o del peso di un oggetto determinato, né tanto meno di una percezione mediante la vista, l’udito, il tatto, l’odorato o il gusto – essa è il risultato della comprensione.


La comprensione è l’essenza di ciò che si ottiene partendo da informazioni intenzionalmente acquisite e da esperienze personalmente direttamente vissute.
Per esempio, se il mio fratello più caro venisse in questo momento da me e mi supplicasse di dargli non fosse che la decima parte della mia comprensione e io, con tutto il mio essere, volessi farlo, non potrei neppure comunicargli la millesima parte di questa comprensione, per quanto ardente sia il mio desiderio di farlo, perchè egli non ha in sé la conoscenza che io ho acquisito né le esperienze attraverso le quali mi è stato dato passare nel corso della mia vita.» …]


[…il sapere e la comprensione sono due cose completamente differenti. Soltanto la comprensione può portare all’essere. Il sapere di per se stesso non ha che una presenza passeggera: un nuovo sapere caccia via il precedente, e, in fin dei conti, non è altro che del nulla versato nel vuoto.» …]


Estratto da pag. 324 / 326 del libro “Incontri con uomini straordinari” di G. I. Gurdjieff | Adelphi Edizioni 

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Marta Motta

Marta Motta

Designer, artista e appassionata di ricerca interiore.

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